RELAZIONE STORICA DEL COMPLESSO
Fu Giuseppe Garibaldi, con R.D. del 1/4/1861 a stanziare i contributi dello Stato per incentivare la costituzione in Italia delle società di tiro a segno.
Il 2/7/1882 con Legge n. 883 fu istituito il TSN (Tiro A Segno Nazionale) che si proponeva la finalità di curare e coltivare l’istruzione all’uso delle armi e del tiro.
“Nessuna denominazione, ma di vecchia tradizione paesana, essendo stato costruito nel 1883, con fondi e passione di tiratori Montegiorgesi, quindi il poligono è nel cuore di tutti i Montegiorgesi.”
Ecco quanto si legge in una lettera, che il Commissario aggiunto dell’ Unione Nazionale di Tiro a Segno della Sezione di Montegiorgio, scrive all’ U.I.T.S. Nazionale di Roma il 6 febbraio 1949 (Protocollo n° 3).
Seguita dicendo che;
- dista dal centro di questo paese metri 200 circa, quindi di facile accesso, e comodo in tutti i suoi rapporti;
- il poligono fu costruito su terreno privato la cui vecchia padrona si chiamava “Marchesa Luisa Passeri vedova Staffa da Montegiorgio”, la quale vendette la terra ai suddetti volenterosi Cittadini, i quali costruirono il poligono, e nell’era fascista passò al Demanio;
- al campo di tiro è annessa una palazzina, nella quale metà abita il custode e l’altri due vani per l’Ufficio e deposito arnesi, un giardino, ampio piazzale, con piantoni ornamentali ad alto fusto.
L’inaugurazione ufficiale, come ricorda una targa custodita all’interno dell’Ufficio posto al piano
terra di uno delle due palazzine adibite a “servizi sociali” è avvenuta nell’anno 1891 e la sede è stata sempre quella attuale.
Proprietà: Demanio Militare dello Stato – Ministero della Difesa – Regione Militare Centrale – Comando Genio Comando
Soggetto gestore: Tiro a segno Nazionale, Sezione di Montegiorgio
Soggetto responsabile: Tiro a segno Nazionale, Sezione di Montegiorgio
Legale rappresentante: Sig. Maurizio Luchetti, in qualità di Presidente del Tiro a Segno Nazionale Sezione di Montegiorgio.
Premessa
“La nascita del Tiro a Segno italiano va
inquadrata nel movimento del Risorgimento italiano (…). Con l’Unità d’Italia
le società preesistenti si ricostituiscono rapidamente dovunque; si giunge così
ad un primo riconoscimento delle Società nel 1861. Garibaldi stesso è
l’artefice di questa prima affermazione del Tiro a Segno quale realtà operante
nell’interesse dello Stato.”
(tratto da: IL TIRO A SEGNO SPORTIVO di G.Cannella)
Sono definiti “poligoni di tiro” degli impianti a carattere permanente, i quali devono rispettare alcuni standard costruttivi al fine di dare assolute garanzie di sicurezza. Appositi organismi statali provvedono al “collaudo” dei poligoni dichiarandoli regolari e rispondenti alle normative di sicurezza vigenti.
Grazie a questo complesso iter procedurale i poligoni di tiro delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale, strutture pubbliche riconosciute, sono gli unici che garantiscono di praticare in maniera sicura lo sport del tiro a segno; le annuali statistiche pubblicate dal C.O.N.I. indicano nel Tiro a Segno, praticato nelle strutture pubbliche, uno degli sport a minore rischio d’incidenti.
Le Sezioni di Tiro a Segno Nazionale sono riconosciute:
Ente pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero della difesa, in quanto
preposta all’organizzazione dell’attività istituzionale svolta dalle Sezioni del Tiro a Segno Nazionale
(TSN) per l’addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti
pubblici o privati e per coloro che sono obbligati ad iscriversi e frequentare
una Sezione di T.S.N. ai fini della richiesta di una licenza di porto d’armi,
nonché per tutti coloro che vi sono obbligati per legge.
Federazione sportiva nazionale di tiro a segno,
riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.), in quanto
preposta alla promozione, alla disciplina ed alla propaganda dello sport del tiro a segno, alla
regolamentazione e lo svolgimento di attività ludiche e propedeutiche all’uso
delle armi, nonché alla preparazione dei tiratori per l’attività sportiva
nazionale ed internazionale in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi
della International Shooting Sport Federation (I.S.S.F.) alla quale è affiliata
e della quale accetta ed applica i Regolamenti in quanto non contrastanti con
l’ordinamento giuridico italiano e con le deliberazioni e gli indirizzi del
Comitato Internazionale Olimpico (C.I.O.) e del C.O.N.I. . Vigila sull’attività
sportiva delle Sezioni di T.S.N. anche ai fini della loro affiliazione al
C.O.N.I. tramite la U.I.T.S. stessa, dei Gruppi sportivi affiliati all’
U.I.T.S. e dei rispettivi iscritti.
I TSN (Tiro a Segno Nazionale) che assumono il duplice compito di favorire e sviluppare la pratica sportiva e ludica del tiro, oltre a svolgere il compito istituzionale dell’abilitazione e dell’addestramento di tutti i non appartenenti ai corpi armati dello stato (es. guardie giurate, polizie locali).
Nei poligoni TSN, unici autorizzati al rilascio della certificazione di abilitazione all’uso delle armi (TULPS – Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), l’attività di addestramento viene svolta sotto la responsabilità dei Direttori e degli Istruttori di tiro.
Queste figure vengono autorizzate a svolgere tale attività dal sindaco del luogo di residenza, previo accertamento dell’idoneità tecnica (certificazione rilasciata dal Presidente del TSN), fisica e morale (assenza di precedenti penali o procedimenti penali pendenti).
I loro compiti sono:
- la tenuta dei corsi di tiro, teorici e pratici, ai fini del rilascio della certificazione di idoneità all’uso delle armi da fuoco;
- l’attività addestrativa dei soggetti obbligati all’addestramento periodico (guardie giurate, polizie locali ecc.);
- la direzione di tiro ludico e accademico;
- la direzione di gare.
I vari TSN sul territorio nazionale sono sottoposti al controllo e vigilanza del Ministero della Difesa ed ospitano le sezioni UITS. Il poligono di tiro di Montegiorgio (TSN) è pubblico, sorge su area demaniale. Il controllo sulla rispondenza alle normative di sicurezza è esercitato dall’arma del genio militare, il quale rilascia le autorizzazioni e le omologazioni necessarie per il suo funzionamento.
Attività Istituzionale
L’interesse per il tiro operativo nell’ambito degli appartenenti ai Comandi/Servizi di Polizia Locale e delle Guardie Giurate o GPG, nasce dalla consapevolezza degli operatori della necessità d’impostare una didattica per la formazione specifica da introdurre gradualmente nei corsi professionali. Questa esigenza è stata sviluppata dall’Unione Italiana Tiro a Segno (U.I.T.S) per la formazione al tiro istituzionale degli Enti pubblici/privati mediante le sezioni del Tiro a Segno Nazionale, nell’ottica di “svecchiare” la formazione di consuetudine (di fatto esercitazioni di tiro a segno….) e dare una nuova impronta operativa all’addestramento di chi per Legge è obbligato ad iscriversi ad una sezione del T.S.N. Tale attivtà sarà gestita dai qualificati istruttori di tiro Istituzionale dell’Unione Italiana Tiro a segno, iscritti nell’apposito Albo e dotati di licenza di P.S.
Attività Sportiva
La disciplina che sarà praticata nello stand proposto è il “Tiro Rapido Sportivo”, tipologia dinamica, necessità di allenamento sia nelle tecniche di base o fondamentali, che nello sviluppo dinamico di approccio gli esercizi.
Descrizione delle motivazioni
La sezione di Tiro a Segno Nazionale di Montegiorgio (FM) sorge su area di proprietà del demanio militare ed è distinta al catasto terreni al fog. n. 32, mappali nn° 9 – 10 – 11 – 272 – 228 – 207 – 706 – 505, ed è costituita da:
- Zona servizi
- Zona impianto di tiro
Esse comprendono:
- Zona servizi
- Area di sosta e parcheggio;
- Edificio di servizi.
- Zona impianto di tiro:
- Stand 50 metri;
- Stand 10 metri aria compressa;
- Stand 25 metri;
con area osservatori, stazione di tiro, zona di tiro, area parapalle.
La struttura, unica nella provincia di Fermo, risale al 1881 ed è attualmente funzionante in tutte le sue discipline istituzionali e sportive con un numero crescente di fruitori e con risultati sportivi encomiabili a livello nazionale. Il poligono è ubicato all’interno del centro urbano di Montegiorgio (FM), in una zona che ha visto una forte antropizzazione, nonostante la presenza della struttura che, ovviamente, è precedente all’urbanizzazione.